Insurtech, le motivazioni di Assiteca
Il presidente di Assiteca, Luciano Lucca, ha raccontato a Il Sole 24 Ore, le motivazioni di questo cambiamento di identità: “La nostra ambizione è che, alla fine del percorso, i nostri clienti ci percepiscano più come un consulente che come un broker”.
Il passaggio è stato deciso principalmente per assecondare la continua trasformazione delle imprese, che rappresentano il loro mercato di riferimento. Globalizzazione e digitalizzazione stanno infatti generando una crescita della complessità dei rischi di impresa e quindi è necessario essere in grado di rispondere a questo nuovo contesto. Per fare ciò, serve evidentemente integrare competenze di analisi, di offerta dei servizi e di intermediazione assicurativa.
Di conseguenza cambierà anche il modo di rapportarsi con il cliente: un processo che riguarderà prima la profilazione, a cui seguirà la consulenza (per prevenire il rischio) e infine l’intermediazione, ovvero la definizione della protezione. Inoltre, riguardo al tema della protezione, lo sguardo di Assiteca verrà ampliato ad altri settori, quello della cyber security e della tutela dei dati personali.
Insurtech, il successo di Assiteca
Se diamo uno sguardo ai numeri, l’azienda, che è quotata all’Aim dal luglio 2015, ha archiviato il bilancio (chiuso al 30 giugno 2017) con risultati in crescita. Inoltre, sono stati registrati 64,8 milioni di euro di ricavi contro i 60,7 milioni dell’anno precedente.
Il fatto che l’azienda sia la prima società italiana ad aver avviato questo innovativo percorso strategico è di grande importanza. Il nuovo DNA aziendale porterà Assiteca, oltre a possedere un nuovo logo, a diventare consultative broker.
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