Chatbot assicurativi, i consigli di Million, Ceo di Spixii.
I chatbot stanno influenzando tutti i settori che prevedono un’assistenza alla clientela. Retail, finance e insurance sono i più coinvolti da questa ennesima innovazione tecnologica. A parlare dell’applicabilità dei chatbot all’interno della catena del valore assicurativo è Renaud Million, co-founder e Ceo di Spixii, società specializzata nella creazione di chatbot per compagnie ed intermediari. In un’intervista concessa su Linkedin a Kristoffer Lundberg, Million afferma che “i chatbot assicurativi sono utilizzati dai clienti assicurativi ma anche dalle compagnie di assicurazione interne. Quando vengono utilizzati dai clienti assicurativi, i chatbot vengono utilizzati per fornire preventivi e acquisti, assistenza per le politiche e elaborazione dei reclami”. “In sostanza – spiega Million – significa che l’intera catena del valore assicurativo è influenzata in una certa misura. I chatbot assicurativi non sono utilizzati solo dai clienti assicurativi ma anche da agenti e intermediari per conto dei loro clienti. Tutti risparmiano tempo per concentrarsi meglio sulle attività che generano valore”:
“Nel mercato – continua Million – si possono vedere vari esempi di fallimenti di chatbot assicurativi. E la colpa in questo caso non è della tecnologia ma piuttosto dall’uso sbagliato di essa. Ci sono molti di questi dispositivi che non hanno mai visto la luce, rimasti bloccati perchè avevano criteri di successo poco chiari o allineamento strategico”.
“Quando i chatbot assicurativi vengono sviluppati con un chiaro desiderio o desiderio del cliente, allora ci si possono attendere risultati sorprendenti se esiste un corretto allineamento tra i titolari dell’azienda e la strategia. L’esempio di Zurich UK e Zara è stimolante in tal senso” conclude Million.
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