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Insurtech, Masi (Uilca): “Al settore assicurativo servono più creativi”.

Per affrontare l’evoluzione digitale del settore, le assicurazioni hanno bisogno di più “creativi” tra le proprie fila che di lavoratori addetti a funzioni esecutive. A sostenerlo è Massimo Masi, segretario generale di Uilca durante la giornata di studi sul tema “Insurtech, quali cambiamenti nel settore assicurativo italiano”, organizzata oggi dal sindacato presso la sala Zambelli di Unipol Sai a Bologna.

L’evento, a cui ha partecipato anche il segretario nazionale di Uilca, Renato Pellegrini, ha voluto dare uno spaccato sul mondo delle assicurazioni che, con l’evolversi dell’innovazione, si trova a dover far tesoro dei punti di forza che la tecnologia offre, espandendo in primis la gamma di prodotti e garantendo nel contempo una migliore qualità dei servizi proposti ai propri clienti.

Con una semplice digitalizzazione sul nostro smartphone è probabile che un domani possa perfezionarsi la transazione per la liquidazione di un sinistro, come pure, sempre con un click si possa accedere ai servizi offerti da un contact center guidato da un robot con intelligenza artificiale, sarà lui, e non più un umano, a rispondere a tutte le richieste di assistenza.

Masi: “Serve ricambio generazionale nel settore assicurativo”

Masi nel suo intervento si è concentrato “sulla corsa alla formazione, alla riqualificazione del personale e al ricambio generazionale che deve affrontare il settore. Oggi il 66% dei Lavoratori è addetto a funzioni esecutive (operai e impiegati) e solo il 33% da creativi; nel prossimo futuro tale rapporto si invertirà, solo il 33% dei Lavoratori sarà addetta a mansioni esecutive eseguite con il supporto di macchine sempre più duttili, mentre i creativi raggiungeranno il 50% e opereranno prevalentemente in team, anche se i membri della squadra potranno essere distanti fisicamente e interconnessi tramite internet. Come Sindacato dobbiamo pensare a un modello di assicurazione del futuro”.

La sfida della cybersecurity

Il Segretario Generale della Uilca si è soffermato anche sul tema della sicurezza dei dati. “Le polizze assicurative a copertura dei cyber-attacchi sono cresciute a ritmi esponenziali dato che il furto di dati aziendali comporta non solo costi esosi, ma rischi imponenti che impattano sulle implicazioni strategiche dell’intera catena del valore nel settore assicurativo. – ha affermato Masi- Si stima che il mercato globale per la cyber insurance possa raggiungere almeno i 30 miliardi di dollari in premi sottoscritti entro il 2025. Anche per l’anno 2019 il tema della sicurezza informatica rimane una sfida aperta con cui le assicurazioni devono confrontarsi e recuperare il ritardo accumulato negli anni.”

Investimenti in tecnologia e persone

“Per il prossimo futuro dovremo quindi pensare a prodotti, ma anche a servizi, sempre più smart recuperando quella distanza che ci vede indietro, in termini di efficienza, rispetto ai principali mercati assicurativi europei. Per affrontare questi cambiamenti il settore assicurativo italiano dovrà investire non solo in nuova tecnologia, ma anche sulle Persone, lavoratori, – ha concluso Masi- che sappiano guidare questo importante cambiamento con rinnovate competenze idonee ad offrire un servizio di qualità in linea con le aspettative del nuovo cliente”.

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