Insurtech su misura

Insurtech, si investe soprattutto in startup mature,

Nel 2019, gli investimenti di insurtech hanno raggiunto i 6.300 milioni di dollari, con un incremento del 58% rispetto al 2017-2019. A dirlo è il rapporto Insurtech Global Outlook 2020, redatto da everis e NTT DATA, che raccoglie un’analisi delle principali tendenze di insurtech e dell’impatto di tecnologie avanzate e nuovi modelli di business nel corso del 2019. La ricerca è stata condotta intervistando dirigenti di compagnie assicurative in oltre 12 paesi e analizzando, attraverso un robo advisor, i dati di oltre 53.000 startup, in particolare di quelle 5.000 che hanno raggiunto un’exit.

Insurtech, i dati sugli investimenti

Dal 2010, gli investimenti in Insurtech sono cresciuti esponenzialmente in tutti i mercati, specialmente in quelli che hanno mostrato una capacità di crescita sostenuta nel corso del decennio. Secondo l’analisi, gli investimenti in Insurtech sono concentrati nel 6% delle aziende che hanno modelli solidi; hanno attirato il 67% degli investimenti cumulativi totali, principalmente attraverso round di investimento in fasi successive. Ciò rende ancora più importante il riconoscimento di startup di settori potenzialmente di successo, in quanto consente agli investitori di partecipare a round iniziali più convenienti, promuovendo così la crescita del settore.

Il rapporto afferma che, nel 2019, gli investitori hanno impegnato 6.300 milioni di dollari nell’acquisizione di Insurtech, che ha rappresentato un aumento del 58% rispetto all’importo investito nel periodo 2017-2019. Tale importo è stato tuttavia distribuito tra sole 25 società (su un totale di 238), che hanno ricevuto il 72% del finanziamento disponibile.

Pertanto, questa tendenza mostra che un numero crescente di investitori è interessato a partecipare all’ecosistema di startup assicurative con modelli di business più maturi e consolidati. Questo perché le loro soluzioni tecnologiche forniscono risorse per nuove fonti di reddito, aumentano le loro prestazioni operative e migliorano la conoscenza e la retention dei clienti. Anche gli assicuratori mostrano lo stesso trend, investendo più intensamente nel 2019 in startup del settore con modelli più consolidati.

Nel 2019, il finanziamento delle società Insurtech di Europa e Asia ha fatto un importante passo in avanti. Tuttavia, la quota di investimenti maggiore è ancora concentrata negli Stati Uniti, dove hanno sede la maggior parte dei giocatori vincenti. Ciò è confermato dal fatto che nell’ultimo anno i fondi hanno concentrato i propri investimenti su un’unica società per business line.

“La nostra ricerca evidenzia l’avvio di una nuova fase nelle strategie di investimento nel settore Insurtech – spiega Stefano D’Ellena, Head of Insurance, everis Italia – in particolare assicuratori, venture capitalist e le BigTech hanno concentrato i capitali in startup mature, più adatte a complementare e spingere da subito il business assicurativo in ambiti ad alto potenziale, come Healthcare. Le compagnie vedono nell’Insurtech un modo concreto per avviare crescite esponenziali, tipiche della Digital Disruption; diventa quindi fondamentale definire una strategia sinergica tra crescita ordinaria e programmi di Innovazione e Trasformazione Digitale.”

Insurtech, le tecnologie più richieste

Per quanto riguarda le tecnologie, la maggior parte degli investimenti si è concentrata in startup che sviluppano soluzioni Cloud, Mobile & Applications, AI e Iot, poiché gli investitori ritengono che queste siano le tecnologie con il potenziale di creazione di valore più elevato.

Le compagnie assicurative stanno raddoppiando i loro investimenti nelle startup Insurtech e nei settori correlati. Per quanto riguarda le tecnologie, il 74% dell’importo totale disponibile è stato assegnato a società di Cloud, Mobile e Applicazioni; 16% a startup AI e 6% a IoT.

Allo stesso tempo, l’Insurtech ha anche ridefinito l’ecosistema della mobilità intelligente, in cui i grandi operatori di telecomunicazioni svolgono un ruolo chiave investendo ingenti somme nello sviluppo telematico. Negli ultimi due anni, il 78% degli investimenti in startup in questo settore è stato concentrato su quattro società per un totale di 153. Nel 2019, una di queste, Friday, ha ricevuto un finanziamento di 127 milioni di dollari.

“Stiamo assistendo a una sempre maggiore attenzione verso l’Insurtech come spinta verso una sempre più forte digitalizzazione dei processi e dei servizi delle compagnie assicurative, anche ed in particolar modo di ottica di ecosistema innovando la proposta di prodotti e servizi verso la propria base clienti. Una direzione che sta subendo una ulteriore accelerazione a causa dell’attuale emergenza sanitaria legata alla diffusione del Covid19” afferma Sergio Dizza, Head of Insurance NTT DATA Italia.

Insurtech, attenzione ai mercati emergenti

Secondo lo studio, a guidare il disordine nel settore assicurativo sono i mercati emergenti. Ad esempio, in Asia, gli investimenti Insurtech sono cresciuti in modo significativo negli ultimi anni e i giganti della tecnologia asiatica hanno giocato un ruolo importante investendo pesantemente in nuovi modelli di business nei settori della sanità o della mobilità. Secondo il rapporto, il 60% dei fondi investiti nel periodo 2010-2019 è stato assegnato a 32 startup. Un altro aspetto degno di nota è l’entrata in gioco dell’Africa, in particolare sotto forma di nuovi modelli di business come la micro-assicurazione e l’assicurazione on demand, in cui i principali assicuratori si stanno già ritagliando le loro posizioni. Lo sviluppo del mercato in questi paesi e la velocità con cui implementano nuove tecnologie sono diventati la tempesta perfetta per attirare nuovi modelli di business e investimenti da parte dei giganti della tecnologia, creando uno scenario perfetto per guidare questo ecosistema.

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La Redazione di InsurZine è composta da collaboratori, influencer ed analisti, esperti del settore insurtech
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