Attacchi informatici, Aon: “Ecco dove un’azienda può essere colpita”.
Gli attacchi informatici possono colpire le società anche da angolazioni impreviste. A dirlo è Aon nel suo rapporto annuale sui rischi per la sicurezza informatica, intitolato “Risolvere il puzzle cibernetico: i modi in cui il rischio cyber influisce sulla tua attività“. Aon individua sei aree alle quali le organizzazioni devono prestare attenzione quando si tratta di rischio cyber: proprietà intellettuale, fusioni e acquisizioni, pensione, dirigenti, criminalità informatica e la società stessa.
Per quanto riguarda il furto della proprietà intellettuale, Aon stima un costo globale di 1 trilione di dollari l’anno. Basti pensare che le attività immateriali (come gli IP) rappresentano l’80% del valore delle società S&P 500. Lo studio avverte, inoltre, che meno del 10% delle operazioni di fusione e acquisizione a livello globale include due diligence specializzate in sicurezza informatica.
Dall’indagine emerge che quasi un quarto dei fiduciari dei regimi pensionistici del Regno Unito non ha alcuna formazione sul rischio di criminalità informatica. Secondo Aon, chi occupa ruoli apicali all’interno di un’azienda ha una probabilità 12 volte maggiore di essere bersaglio di un attacco informatico. Le società devono quindi proteggere gli executive.
La compromissione della posta elettronica aziendale e / o dell’account e-mail ha comportato perdite globali per oltre 12 miliardi di dollari in meno di cinque anni. Secondo Cybersecurity Ventures, che Aon ha citato nella sua ricerca, si prevede che il danno globale da ransomware raggiungerà i 20 miliardi di dollari nel 2021. Il rischio cibernetico – come forma di rischio aziendale – è anche direttamente legato all’impatto sul bilancio, conclude Aon.
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